di Tiziana Etna
OLISTICAMENTE – Basta sorrisi, parole forzatamente tenere, un entusiasmo ostentato dall’assumere un carattere passivo remissivo, accondiscendente e sempre sempre sorridente! Diventare vegani, vegetariani accogliendo uno stile di vita (di moda) più che una filosofia!!! Questo non è vivere consapevoli delle propria multidimensionalità e non ha niente a che vedere con il vivere olistico; solo forse, (x molti No per tutti) un tentativo imprenditoriale di dimostrare (affidandosi all’apparenza) che ” funziona”.
ATTENZIONE: a questo punto leggendo qualcuno comincerà ad odiare ciò che legge, ma non mi rivolgo a tutti ASSOLUTAMENTE mi rivolgo a chi non si risente ed è disposto ad elaborare un concetto con me, solo per spogliarlo dall’ipocrisia, intanto ognuno verso se stesso, premettendo che sono tra quelle persone consapevoli della propria natura olistica, con un principio chiaro e fortemente radicato interiormente, ma non mi assoggetto a tutte le regole dimostrative elencate sopra, ho il mio gran livello di evoluzione, offerto da 30 anni di vita vissuta non semplice sul campo: da amazzone, guerriera ed ho studio, molto studio, molti soldi spesi in libri e molte ricerche. Però non sorrido sempre, ne’, chiamo tutti “amore” e non sono sempre in pace, suppongo come ogni essere umano, tuttavia grazie agli arcani ho conosciuto segreti finora nascosti ai più, le leggi che regolano l’universo ed ho conquistato strumenti da sentirmi un’eroina, strumenti che tutti possono imparare ad usare, anche diversi dai miei, ma necessari, almeno che non si sia nati guru… e mi è capitato anche di sentirmi dire ” ho fatto un corso di due mesi e sono illuminata/o”… io mi sento ben lontana dall’essere un guru o un’eroina, anzi, confido e spero per me e per tutte le anime in cammino di aver appreso almeno l’umiltà e dover ancora comprendere la vastità dell’universo e le sue leggi.
Un/a giovane donna o uomo che hanno acquisito conoscenze solo empiriche, magari all’università o per ricerchina personale, a forza di parlarne ne ha fatto proprio l’argomento che espongono, ed espongono in continuazione, con il vecchio paradigma che mette in pole: sorridere ed apparire cristici, prescelti,…. in molti coach evolutivi non vedo, non sento: la missione, solo l’attività imprenditoriale. E’ ovvio che escludo la nostra Life Coach Annalisa Conti, per questo l’ho proprio voluta con me, c’è dell’autenticità in giro …come le muse della mia crescita spirituale : Manuela Pompas, Paola Giovetti ( che sorridono se serve), Cristina Contini e tante/i ancora potrei elencarne, comunicatrici/comunicatori con missioni autentiche…e di recente a proposito di autenticità, qualche anno fa. ho conosciuto Lucia Cassi.
Seguire certi credi che portano alla concentrazione focalizzata o il vuoto mentale è parte di un processo millenario di saggi ed illuminati, a mio avviso è pretenzioso partire da questo fingendo, almeno che con cuore sincero non si senta il richiamo verso un credo, allora c’è una fase di fascino a cui segue il tipo d’interesse. Con fede è diverso (dal beneficio personale ad esempio). Entrare nel concetto di una vita olistica ha un diverso percorso per ognuno e nessuno può giudicare il lavoro di un altro.
Siamo nel mese dedicato a La Solidarietà, un concento importante, che offre infinite sfumature di eventi, iniziative, campagne, un mese cupo che ricorda quanta strada è davvero necessaria fare per vivere in modo olistico in linea di concetto, personalmente ho fatto pace con novembre anche se mi ha regalato un incendio, dove oltre alla casa, ho rischiato di perdere mio figlio e mio nonno e il suicidio di un caro amico, tuttavia parlando in particolare della solidarietà da qualche anno novembre mi ricorda scarpe rosse contro la violenza sulle donne (come ex ballerina di tango ho sempre aderito grazie a Fatima Scialdone che l’ha diffuso nell’Italia tanghera) e quindi ho fatto pace con novembre soprattutto in riguardo alla dedica e all’attenzione prestata al femminicidio.
Eventi solidali a sostegno di cause che dovrebbero essere comuni e diversamente gestite: ognuno per se, in sua coscienza e centratura dovrebbe assumere un’etica ecologica, mettersi ogni tanto nei panni dell’altro, aiutare chi non riesce a ritrovare la strada. Solo se sono serena ed appagata posso dare, non credo valga solo per me, se posso dare è perchè comprendo intimamente per “esperienza sensibile”, no perchè l’ho imparato nei seminari e nei libri; sorridi sempre, <senza assolutamente niente togliere all’enorme potere della risata, come espressione di gioia e grande terapia evolutiva> La solidarietà dovrebbe nascere dalla condivisione e comprensione, vissuto analogo, per interiorizzazione empatica dell’altro. La vita olistica rappresenta una prima solidarietà tra i nostri stessi corpi sottili, un riordino di corpo, mente, cuore ed anima per tornare alla centratura di cui tutti abbiamo sempre più bisogno, senza la quale è impossibile essere solidali, verso noi stessi e la vita che ci circonda. Non possiamo essere altruisti genuinamente (senza pagare indulgenze) verso chi non capiamo e non comprendiamo, almeno fin quando e se, condividiamo una situazione, un’emozione, un pensiero un qualcosa che ci spinge a riflettere.
La solidarietà dei redattori di questo giornale è grande, perchè sinergica, ognuno ha un suo campo, una sua vita, un suo percorso, siamo centrati su questo, ognuno per se, ed ognuno per se garantisce l’uscita di ogni 15 del mese, che tra l’altro ci unisce sulla stessa riflessione e là dove uno è bloccato, un altro offre spunti….anche questa è solidarietà. La solidarietà può realizzare grandi progetti, salvarli o contribuire ad un bene sociale. La solidarietà è un concetto complesso che può essere autentico solo se per primo accoglie e rispecchia un bisogno personale. Altrimenti la chiamo ipocrisia.
Credo nella solidarietà, non credo a molti progetti solidali e alla gente che si finge solidale. Dietro tale critica c’è il pensiero positivo che amo e adoro se ben interpretato ” concentrati su cio’ che hai e sulle bellezze che ti circondano” no su ciò che NON vorresti, ma abbi chiaro chi sei e dove vuoi andare, sapendo che ci arriverai in qualche modo ” non importa quale”. Credo nella solidarietà unita alla sinergia, però non credo a “chi fa comodo a chi”, quindi la solidarietà è comunque un’espressione di fratellanza, di appartenenza, di uguaglianza, di unità, di rispetto della diversità.
Come è possibile, non farla diventare solo elemosina per i più deboli finchè ognuno di noi non avrà ottenuto solidarietà tra le proprie dimensioni interiori ed il mondo che lo circonda lo avrà capito? Il pensiero positivo Non dice di essere sempre positivi, dice di riuscire a trarre il meglio anche dal peggio. Esporre i disagi aiuta a trovare soluzioni, se il vostro interlocutore non è disposto meglio al confronto, non è all’impotenza che serve soccombere, ma ambire a trovare interlocutori con mente più aperta ed aurea più vibrante. Tutto il resto è solo un dispendio di energie..
In un momento di pochi abbracci fisici ne sento il bisogno . Un abbraccio di luce per un aurea vibrante ed un nuovo anno (secondo la tradizione pagana appena iniziato), ricco di voli!!!!